Bellamonte (catastalmente comune di Predazzo, ma con diritti di fienagione di altri comuni fiemmesi)
Due tipici stàbi in una radura del bosco a circa 1420 m di quota. Quello di sinistra, sostenuto da un basamento ligneo è certamente il più antico, poiché dalla fine del '700 i muri della stalla vennero costruiti in pietra. Le appendici in muratura contengono la cucina. Tipico di Bellamonte l'incastro a chiàu che irrigidisce a metà le pareti dei fienili; si tratta di una morsa formata da due ritti paralleli, uno interno ed uno esterno, infilati nella doppia asola dei chiavistelli orizzontali passanti. Serve a mantenere a piombo le travi sovrapposte, le quali, o per movimento di stagionatura, o per il carico trasmessodal tetto, potrebbero spanciare in mezzeria con pregiudizio per la stabilità del Blockbau.
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Tratto da "Case contadine nel Trentino", di Luigi Dematteis, Priuli e Verlucca editori, p.38 |
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Tratto da "Case contadine nel Trentino", di Luigi Dematteis, Priuli e Verlucca editori, p.38 |
Penìa, la stua di casa Dovolavilla (frazione di Canazei)
Seduto sulla panca della stufa, bank da fornèl, il proprietario Battista, classe
1909. Interno meno ricercato del precedente, ma ancor più funzionale. La grande
stufa in muratura, la mussa è ingabbiata in una intelaiatura-stenditoio che
regge la panca ed il soprastante giaciglio, el pric' o let da fornèl.
La mussa è alimentata dalla adiacente cucina (notare lo sportello passavivande)
e riscalda, oltre al soggiorno-pranzo, l'attigua camera da letto, pure essa
foderata in legno. Casa Dovolavilla è la più antica di Penìa: la parte anteriore,
fronte strada, risale al secolo XVI.
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La stua di casa Dovalvilla Tratto da "Case contadine nel Trentino", di Luigi Dematteis, Priuli e Verlucca editori, p.36 |
Sabbionara nella Bassa Vallagarina
Il cosidetto convento è un edificio di ispirazione rinascimentale, ma datato 1745, da tempo trasformato in residenza agricola con stalla a pianterreno e fienile nel sottotetto. Porticati e loggiati sono stati introdotti nell'edilizia paesana seguendo l'esempio dei modelli colti, quali chiese e castelli. La bassa Vallagarina risentì un notevole influsso da parte di Verona dapprima, poi di Venezia, a partire dal 1411, da quando per testamento di Azzone Francesco di Castelbarco, la Serenissima Repubblica divenne padrona della zona per quasi un secolo.
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Tratto da "Case contadine nel Trentino", di Luigi Dematteis, Priuli e Verlucca editori, p.26 |
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Tratto da "Case contadine nel Trentino", di Luigi Dematteis, Priuli e Verlucca editori, p.113 |
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Tratto da "Case contadine nel Trentino", di Luigi Dematteis, Priuli e Verlucca editori, p.95 |
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Tabiado discosto dalla casa, un tempo abitata tutto l'anno. Tratto da "Case contadine nel Trentino", di Luigi Dematteis, Priuli e Verlucca editori, p.105 |